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Channel: Sai tenere un segreto? » Gay Today
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Out de capoccia

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Quanto ridicolo, e quanta stupida inutilità, nella lista outing che non linko perché sapete usare Google e perché sono contraria, contrarissima a inviarci anche solo tre o quattro persone. Dieci nomi che paiono pescati a caso di politici che sarebbero gay. Lo si può dire di tutti o di nessuno, ma si scelgono – ovviamente – quelli di destra o di centrodestra; come se fra quelli di sinistra non ce ne fossero, di politici che insistono a negare i diritti civili di base ai cittadini omosessuali. A parte questo, è proprio ridicolo e inutile, inutilmente violento, appiccicare un cartello sulla schiena di Gasparri o Calderoli con scritto FROCIO in grande. Numero uno perché, appunto, non c’è uno straccio di riferimento, circostanza, prova. Numero due, perché se sperano che Gasparri cada in ginocchio confessando il suo vero orientamento sessuale e buttandosi anima e corpo in una campagna per i diritti glbtq stanno messi bene, ma bene forte.

Al di là della pagliacciata, c’è una questione seria da affrontare, ed è quella della normalità. Essere gay è normale come essere etero, le due identità sono permeabili e spesso intercambiabili, e non c’è nessuna differenza in termini emotivi fra l’innamorarsi di un uomo o di una donna. Sono persone. L’emotività umana prescinde dalla fertilità, e anche da un bel pezzo: si chiama evoluzione della specie, succede anche fra gli animali, alcuni fanno sesso solo per procreare e altri invece tutto l’anno e con tutti. Insomma, è normale, succede tutti i giorni e il mondo continua a girare. L’effetto di questa lista è solo sottolineare come in Italia essere gay o avere rapporti più o meno sporadici con persone del proprio sesso sia ancora considerato un po’ zozzo, immorale, la spia di qualcosa che non va. E va tenuto nascosto, anzi, ricoperto di retorica omofoba. Ne va della sopravvivenza politica, come ben esemplificano i commenti di Fede su Vendola, uno dei pochi politici dichiaratamente gay in Italia (cioè, tipo, l’altro oltre ad Anna Paola Concia) e sociale.

Attivisti per i diritti gay, volete più svelate in Parlamento? Abbiate rispetto della sessualità di tutti. L’argomento contro Gasparri, eventualmente, non è “Sei frocio pure tu”, ma “Nel 2011 è scandaloso negare i diritti civili ai cittadini”. A Gasparri non cambia niente: uscisse pure che gli piace farsi impallinare da un esercito di nordafricani vestiti di piume mentre Demo Morselli suona In the Mood, potrebbe serenamente continuare a negare a sé e agli altri la possibilità di sposare un uomo e adottarci dei figli. Perché sì. Perché non sono pochi i gay conservatori. E la sua argomentazione, nel caso, avrebbe una sua logica: quello che faccio in privato è affar mio, non chiedo che sia riconosciuto dallo Stato. Coerenza? Da uno che viene pagato per dire “Il Governo ha lavorato bene” quando siamo sull’orlo della bancarotta? Fate voi.


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